21 Novembre, 2024

Misure ed interventi per la rigenerazione urbana: un quadro di sintesi

Tempo di lettura: 5 minuti

Le misure contenute nel PNRR e volte a finanziare investimenti in processi di rigenerazione urbana sono distribuite in più misure e componenti del Piano. Infatti, l’intervento di rigenerazione fisica e sociale viene visto come un tramite importante atto a favorire lo sviluppo sociale, culturale ed economico di aree urbane marginali, degradate e interessate da perdita di popolazione, di attività commerciali, economiche e di servizio.

Gli investimenti per la rigenerazione urbana e territoriale superano quindi le settorialità funzionali e offrono una lettura integrata delle possibilità di intervento a livello locale. Proviamo quindi a fare una sintesi di alcuni finanziamenti erogati (Cfr. Tabella 1).

Un primo intervento finanzia progetti di rigenerazione urbana e housing sociale finalizzati a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale e a migliorare la qualità urbana attraverso l’investimento in infrastrutture sociali. Si rivolgono ai comuni con popolazione superiore ai 15.000 per un importo complessivo di 3,3 miliardi di euro e coinvolgono 300 comuni.

All’interno della stessa misura (M5C2) troviamo anche il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQuA) e i Piani Urbani Integrati (PUI). Riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale sono gli obiettivi del PINQuA e delle 271 proposte presentate, con 159 progetti finanziati – di cui 151 progetti ordinari e 8 progetti pilota – per oltre 2,8 miliardi di euro (Figura 1).

I progetti si concentrano sulla riqualificazione dei centri storici, il recupero di nuova residenza, la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ma anche sull’intervento nell’housing sociale considerando domande e bisogni diversi di abitare.

Misura e ComponenteInterventoInvestimento
M1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo | M1C3: Turismo e cultura2. Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale2.1 Attrattività dei borghi
2.2 Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale
2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici
4. Turismo 4.04.1 Hub del turismo digitale
4.2 Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche
4.3 Caput Mundi-Next Generation EU
M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica | M2C1: Agricoltura sostenibile ed economia circolare3. Sviluppare progetti integrati3.2: Green communities
M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica | M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile4. Sviluppare un trasporto locale più sostenibile4.1: Rafforzamento mobilità ciclistica
M5 – Inclusione e coesione | M5C2: Interventi speciali per la coesione territoriale1. Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale1.1: Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti
1.3: Housing temporaneo e stazioni di posta
M5 – Inclusione e coesione | M5C2: Interventi speciali per la coesione territoriale2. Rigenerazione urbana e housing sociale2.1: Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale
2.2: Piani Urbani Integrati
2.2.a: Piani Urbani Integrati – Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura
2.2.b: Piani Urbani Integrati – Fondo di fondi della BEI
2.3: Programma innovativo della qualità dell’abitare
3. Sport e inclusione sociale3.1 Sport e inclusione sociale
M5 – Inclusione e coesione | M5C3: Interventi speciali per la coesione territoriale2. Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie
Tabella 1 – Misure, componenti, interventi e investimenti per progetti di rigenerazione urbana
Fonte: PNRR, 2021 (www.italiadomani.gov.it)

Figura 1 – PINQuA presentati (in verde) e finanziati (in blu)
Fonte: Allegati 1 e 2 D.M. 383 del 07/10/2021

Una terza tipologia riguarda i Progetti di riqualificazione delle periferie degradate delle città metropolitane (PUI), nelle quali portare servizi, potenziare le attività sociali e culturali, riusare aree e strutture pubbliche esistenti per migliorare la qualità complessiva dei contesti di intervento (Tabella 2).

I progetti presentati sono però molto disomogenei. Questo è dovuto in parte al bando e alla mancanza di una griglia progettuale definita, in parte alla scarsa operatività di alcune Città metropolitane che si è tradotta nella mancanza di un disegno strategico aggiornato alle sfide attuali, ben sapendo che il successo delle azioni messe in atto dipende proprio dalla capacità di indirizzo che si è stati in grado di costruire in precedenza.

Infine un’ulteriore linea di finanziamento che merita di essere evidenziata è quella sull’Attrattività dei borghi alla quale è destinato circa un 1miliardo di euro per investimenti in rigenerazione culturale, sociale ed economica in 310 borghi e piccoli comuni.

Il Piano e l’ammontare delle risorse impegnate offre una grande opportunità al paese, ma presenta anche dei limiti e una mancanza di attenzione nei confronti di alcuni temi. Non ha attribuito, ad esempio, agli interventi in edilizia residenziale e a basso costo la quantità di risorse adeguate.

A questo si aggiunge che missioni e interventi non sono stati pensati rispetto a specifici contesti urbani e territoriali. Di conseguenza, a causa dello strumento utilizzato per l’erogazione delle risorse – il bando competitivo – alcuni territori vengano finanziati e altri no, quando invece una pianificazione degli investimenti avrebbe consentito di di far emergere le diseguaglianze territoriale e di stabilire una maggiore relazione tra domande, bisogni e risorse.

Città metropolitanaN.Area d’intervento (mq)AbitantiImporto PUI*Co-finanziamentoTotale PUI
Bari 21.168.207858.065181.967.0741.506.146183.473.220
Bologna 1375.409479.693157.337.70015.730.500173.068.200
Cagliari 1500.000419.959101.228.4024.027.641105.256.043
Catania 21.829.797493.386185.486.966– 185.486.966
Firenze 2773.331419.944157.235.707113.030.746270.266.453
Genova 1229.212198.260141.208.469– 141.208.469
Messina 2161.61058.500132.152.814– 132.152.814
Milano41.388.0783.429.413110.917.08110.045.391287.338.092
Napoli6520.7921.539.716351.150.556– 351.150.556
Palermo1961.8151.027.590196.177.2921.953.979198.131.271
Reggio Calabria1667.000471.125118.596.100– 118.596.100
Roma51.355.9571.569.673330.311.511– 330.311.511
Torino2425.6281.594.207233.947.91829.276.828263.224.746
Venezia11.815.000695.494139.637.277194.155.409333.792.686
Totale3112.171.83613.255.0252.537.354.867369.726.6403.073.457.127
Tabella 2 – PUI presentati e finanziati.
Fonte: Art. 21 del D.L. 152/2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 20

Articoli correlati

Ancora sulle criticità del PNRR. Poca trasparenza sullo stato di avanzamento dei progetti e ritardi sulla spesa

I problemi relativi all’attuazione del PNRR, a due anni dal suo avvio sono numerosi: allo stato attuale va segnalata una rilevante mancanza di trasparenza sui progetti attuati e sul loro stato di avanzamento, nonché un rallentamento della spesa effettuata rispetto a quella prevista; è evidente che la Pubblica amministrazione non è ancora all’altezza della sfida.

Il PNRR, vera politica pubblica con molti interrogativi

Le discussioni sul PNRR hanno animato la campagna elettorale per le elezioni politiche 2022 e continuano ad animare il dibattito politico, suscitando interrogativi sullo stato di avanzamento, sulle possibili rimodulazioni e sulla capacità di spesa. Per generare una nuova capacità di mettere in moto enzimi di crescita, le riforme strutturali devono essere fatte meglio e più rapidamente rispetto ai profili di previsione fatti lo scorso anno. Il vero interrogativo riguarda le possibilità degli interventi di attivare uno sviluppo economico-territoriale autonomo, autopropulsivo e durevole nel tempo.