A partire dal 2006 la Regione Puglia ha investito in misura significativa sul recupero, riuso e valorizzazione degli spazi pubblici destinati allo sviluppo di processi di innovazione sociale e promozione di esperienze e sperimentazioni di creatività giovanile.
Nell’ambito del programma “Bollenti Spiriti”, istituito nel novembre del 2005, è stata avviata una prima importante iniziativa denominata “Laboratori Urbani”, finanziata con circa 64 milioni di euro tra cofinanziamento comunale e fondi regionali (ex Fondo Aree Svantaggiate – FAS) tra il 2006 e il 2014. L’iniziativa prevedeva il coinvolgimento dei Comuni sia per la messa a disposizione di spazi pubblici abbandonati da riqualificare, sia per la partecipazione e la promozione delle iniziative e delle attività da mettere a disposizione delle comunità e dei giovani. Gli spazi pubblici recuperati, riqualificati e riutilizzati vanno da scuole e mattatoi non utilizzati ad ex monasteri, affidati per la gestione, attraverso procedure di evidenza pubblica, a organizzazioni private, sia lucrative sia senza scopo di lucro aventi finalità culturali, artistiche, ricreative e socio-educative o riconducibili alle finalità generali del progetto.
L’iniziativa ha aperto gli spazi pubblici recuperati a forme di sperimentazione di innovazione sociale, di apprendimento collettivo di natura comunitaria e imprenditoriale; a luoghi per attività culturali, artistiche e servizi per il lavoro. Inoltre, ha visto un forte coinvolgimento dei Comuni, la mobilitazione di numerosi soggetti gestori, il coinvolgimento di reti, gruppi e associazioni su base territoriale, il recupero di circa 150 immobili. La fase di startup è stata accompagnata con il supporto alla gestione e con specifiche attività di formazione, networking e consulenza specialistica in settori diversi (arte, spettacolo, nuove tecnologie, socializzazione, formazione, imprenditorialità, mobilità internazionale), con lo scopo di potenziare e condividere conoscenze e competenze fra i soggetti coinvolti e favorire una gestione sostenibile e di qualità degli spazi.
Nel 2013 l’iniziativa “Laboratori Urbani” è stata premiata dalla Commissione Europea – Direzione Generale Politica Regionale e Urbana – come una delle migliori 100 esperienze di rigenerazione urbana d’Europa.
Alcune iniziative ed esperienze che si sono sviluppate nell’ambito dei “Laboratori Urbani”, caratterizzate da forti elementi di innovazione sociale e da più maturi e strutturati processi di impresa, sono poi transitati nei programmi regionali di sostegno delle start up innovative. In questo modo si è delineato un percorso di radicamento territoriale e di successo imprenditoriale di alcune iniziative attivate parte della rete di organizzazioni giovanili.
Negli anni successivi, la strategia regionale ha puntato, per un verso, sul sostegno a progetti ed esperienze positive di gestione degli stessi allo scopo di favorirne la sostenibilità economica (Laboratori Urbani Mettici le Mani) e per l’altro a sostenere l’infrastrutturazione degli spazi pubblici recuperati e riutilizzati in modo da favorire percorsi sempre più prossimi agli obiettivi che intanto hanno potuto sviluppare (Laboratori Urbani in Rete).
L’evoluzione recente della strategia regionale sugli spazi pubblici urbani è rappresentata dall’iniziativa “Luoghi Comuni” (avviata alla fine del 2018), promossa in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI). L’obiettivo è fornire ai Comuni e agli altri Enti pubblici uno strumento per valorizzare gli spazi sottoutilizzati, affiancandoli nel processo di riattivazione; offrire ai giovani che vogliano mettersi alla prova opportunità di attivazione e apprendimento; sostenere le Organizzazioni giovanili del Terzo Settore nei processi di riuso e valorizzazione degli spazi pubblici per migliorare i territori e coinvolgere le comunità locali.
L’iniziativa “Luoghi Comuni” mira alla costruzione di partenariati pubblico-privati fra Enti pubblici titolari di beni sottoutilizzati e Organizzazioni giovanili del Terzo Settore, al fine di valorizzare, attraverso processi di co-progettazione, il patrimonio pubblico sottoutilizzato e metterlo a disposizione per progetti giovanili di innovazione sociale.
L’iniziativa è stata articolata in cinque fasi:
- Manifestazione di interesse rivolta ad Enti Pubblici per la candidatura di uno o più spazi nella loro titolarità, che alimentano, dopo opportuna selezione, un catalogo aperto di spazi pubblici sottoutilizzati e immediatamente fruibili localizzati sul territorio regionale;
- Attivazione della partecipazione di Organizzazioni giovanili del Terzo Settore per la co-progettazione di iniziative di innovazione sociale finalizzate alla rivitalizzazione dello spazio selezionato;
- Valutazione delle proposte progettuali presentate dalle Organizzazioni Giovanili attraverso il coinvolgimento di esperti esterni;
- Co-progettazione finalizzata alla definizione organizzativa ed operativa degli interventi da realizzare nello spazio pubblico individuato;
- Sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione e di un contratto di comodato d’uso gratuito degli spazi pubblici messi a disposizione tra Organizzazione giovanile ed Ente pubblico al termine dell’attività di co-progettazione.
Le risorse finanziarie investite ammontano a 7.000.000 €. Per ciascuno spazio pubblico selezionato, vengono messe a disposizione risorse economiche (fino ad un massimo di 40.000 euro) per la realizzazione dell’intervento co-progettato da parte di una Organizzazione giovanile del Terzo Settore per almeno 24 mesi.
Gli interventi realizzati nel tempo hanno creato, soprattutto nelle aree più periferiche, spazi pubblici accessibili e attrezzati, luoghi ibridi a bassa soglia, divenuti punti di riferimento per le comunità locali in cui i nuovi cittadini possono attivarsi, sperimentare e maturare competenze.
Con il nuovo programma 2022-2025 denominato “Puglia ti Vorrei”, le Politiche Giovanili della Regione Puglia intendono favorire il consolidamento di queste esperienze, da un lato proseguendo il percorso di accompagnamento nei confronti delle diverse esperienze di gestione (stimolando così il networking e favorendo la creazione di una comunità di pratiche che condivida modelli di gestione sostenibili e radicati sui territori), dall’altro promuovendo un processo di certificazione di qualità degli spazi che consenta di riconoscere il valore sociale, culturale ed economico dei luoghi rigenerati e determinare il ritorno sociale degli investimenti realizzati in questi anni. Parallelamente, nell’ottica di una nuova fertilizzazione (ovvero di creazione di nuovi presidi territoriali e nuove esperienze), intende ampliare il catalogo degli spazi pubblici da rivitalizzare e sostenere ulteriori progettualità sociali e culturali promosse da organizzazioni giovanili del terzo settore.
L’esperienza pugliese dei processi di riuso di beni inutilizzati con finalità socio-culturali, le politiche pubbliche messe in campo in questi anni e gli impatti generati su alcune comunità locali sono stati indagati da diversi contributi:
- Teoria e pratica degli spazi ibridi a vocazione socio-culturale, ruolo e funzione che le esperienze di riuso svolgono sui territori. Tecla Livi, Giorgio De Ambrogio ed Emanuela Saporito, presentano i principali risultati della recente ricerca valutativa del NUVAP “Spazi di Comunità”, che hanno curato;
- Approfondimento dell’iniziativa “Luoghi Comuni” attraverso un’intervista ad Antonella Bisceglia (Dirigente della Sezione Politiche Giovanili della Regione Puglia) e all’Assessore regionale alle Politiche Giovanili, Alessandro Delli Noci, a cura di Naomi Pedri Stocco;
- Il racconto di alcune esperienze dal basso promosso con l’iniziativa “Luoghi Comuni”, con interventi di alcune organizzazioni giovanili protagoniste dei processi di riuso degli spazi, a cura di Laura Migliaccio e Silvia Sivo;
- Testimonianza di un’esperienza matura (il Laboratorio Urbano “Rigenera” a Palo del Colle nella Città Metropolitana di Bari) che ha recentemente siglato un Partenariato Speciale Pubblico-Privato con l’Amministrazione comunale della durata di 25+25 anni, curata dai gestori dello spazio con il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale.
L’esperienza pugliese nel riuso di beni pubblici inutilizzati ha dimostrato l’efficacia delle politiche regionali nel stimolare l’innovazione sociale e la partecipazione giovanile. I programmi come “Laboratori Urbani” e “Luoghi Comuni” hanno riqualificato spazi abbandonati, creando luoghi di apprendimento e cultura che rafforzano le comunità locali, promuovendo una rete di pratiche e certificando la qualità degli spazi rigenerati. Questo approccio non solo valorizza il patrimonio pubblico, ma stimola anche nuove progettualità sociali e culturali.
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Ulteriori approfondimenti
- D’Elia A. e Ranieri M. (2014), Bollenti spiriti: ai vecchi edifici servono giovani idee. L’esperienza dei Laboratori urbani nel Programma della Regione Puglia per le politiche giovanili, pag. 227-233, in People meet in the re-cycled city, la partecipazione attiva dei cittadini al progetto di recupero, riuso, re-cycle dell’edificato abbandonato e dei paesaggi del rifiuto a cura di Paolella A., Aracne Editrice.
- MORCIANO, D. (2019). Co-costruire il cambiamento dal basso. Una ricerca su spazi e progetti di innovazione diffusa. Culture e Studi del Sociale, 4(2), 229-244.
- Regione Puglia “Puglia ti vorrei. Giovani protagonisti. Il programma delle Politiche Giovanili della Regione Puglia 2022-2025.