Raffaele Colaizzo

Economista del territorio ed esperto di programmazione, valutazione ed attuazione delle politiche di sviluppo e coesione. Partner di società di ricerca e progettazione economica e territoriale, svolge dal 1982 attività professionale e formativa per amministrazioni pubbliche, agenzie di sviluppo ed istituti di ricerca nel campo delle politiche comunitarie, dell’economia della cultura, della valutazione di progetti di investimento e dell’analisi di impatto economico.

Il PNRR e i fondi 2021-2027 per il rafforzamento della capacità amministrativa territoriale: a che punto siamo?

Il tema della capacità amministrativa è centrale nell'agenda politica e riguarda la capacità delle istituzioni italiane di attuare programmi di sviluppo e coesione. Attualmente, l'amministrazione italiana è in grave difficoltà a livello territoriale a causa della mancanza di risorse professionali e dell'assenza di una propensione all'innovazione che la rende inefficiente nella gestione dei fondi. La situazione potrebbe essere ulteriormente complicata con l'avvio dei nuovi programmi cofinanziati dai fondi 2021-2027. Per rafforzare l'amministrazione italiana è necessaria una multidimensionalità degli interventi e una buona governance.

Le azioni di capacity building nella programmazione 2021-2027

L’Accordo di Partenariato 2021-2027 ha ridisegnato le strategie per la capacità amministrativa cofinanziate dai Fondi, introducendo diverse innovazioni rispetto al 2014-2020: maggiore concentrazione sull’efficienza dell’attuazione, più sostegno alle istituzioni e ai beneficiari territoriali, integrazione delle linee di intervento, adozione di un approccio strategico. L’efficacia attesa di queste strategie è collegata alla pertinenza delle misure che saranno concretamente implementate e ad un recupero generale della qualità di governo, ancora insufficiente secondo le elaborazioni promosse dalla Commissione europea.

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Il patrimonio culturale come motore di sviluppo locale: quali opportunità e sfide?

Il patrimonio culturale, se adeguatamente valorizzato, può rappresentare un motore di sviluppo locale. Mettere la cultura al centro di politiche dedicate allo sviluppo significa puntare ad investire sulle specificità locali, sulle potenzialità delle risorse territoriali, sulle conoscenze, le capacità e il capitale sociale allo scopo di stimolare creatività, innovazione e progresso sostenibile. Le potenzialità del patrimonio culturale sono molteplici, come le sfide da affrontare per garantire strategie di valorizzazione lungimiranti ed efficaci.

Una Call per gli Autori

La rivista è aperta a coloro che ritengono di avere un contributo da offrire al dibattito. La collaborazione avviene promuovendo articoli di carattere puntuale e/o gruppi di articoli coordinati su un tema. I contributi hanno una lunghezza compresa tra quattro e seimila caratteri. Per ogni richiesta di approfondimento: info@dite-aisre.it

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