Territori

La democrazia partecipativa nei processi decisionali urbanistici

Rispondendo ad alcune domande, l’autore illustra la rilevanza che dovrebbe avere nei processi decisionali urbanistici, anche in Italia, la consultazione dei cittadini nella deliberative democracy. Citando la recente esperienza in India dell’Urban Transport Project a Mumbai e la costruzione di un’autostrada di interesse intercomunale in Francia, Sabino Cassese spiega perché lo scarso ricorso alla democrazia partecipativa a livello amministrativo sia oggi un problema, anche davanti alle diverse forme di populismo che sembrano crescere in tutta Europa.

Rallentare, venticinque anni dopo. Partecipazione, conoscenze, populismo

A venticinque anni dalla pubblicazione, la rilettura del saggio di Paolo Fareri Rallentare costituisce un’occasione importante per riflettere sulle contraddizioni e sulle ambiguità dei processi partecipativi nella pianificazione urbanistica e nelle politiche urbane, sul crinale tra processi di istituzionalizzazione e depoliticizzazione delle pratiche partecipative e indebolimento della democrazia locale connesso all’emergere delle nuove forme di populismo.

La partecipazione nei progetti di Giancarlo De Carlo 

Credendo nell’importanza della partecipazione anche per l’attuale urbanistica e nella validità ancora oggi dell’insegnamento del suo maestro a riguardo, Franco Mancuso ricorda due procedure partecipative che ha vissuto con G. De Carlo, entrambe caratterizzate dalla sua fiducia nella partecipazione come momento essenziale di ogni processo di progettazione. La prima alla fine degli anni Cinquanta per la redazione del Piano Regolatore di Urbino e la seconda all’inizio degli anni Settanta per la progettazione del villaggio Matteotti a Terni.

TAM – Tower Art Museum. Fare spazio a nuove narrazioni

TAM (Tower Art Museum) è un museo di arte contemporanea in una torre medievale nei Sassi di Matera. TAM è un centro di produzione culturale, dove artisti nazionali e internazionali producono arte dalla contaminazione con il contesto locale. TAM è il ribaltamento di MAT, perché ha l’obiettivo di portare a Matera nuovi contenuti culturali superando la narrazione di una città oltremodo legata al passato.

L’Hub culturale di CasermArcheologica a Sansepolcro

CasermArcheologica oggi, a distanza di quasi dieci anni è uno dei punti di riferimento per il proprio territorio. E' un centro culturale inclusivo che propone residenze e mostre durante tutto l'anno accompagnate da dialoghi e attività laboratoriali grazie alle quali i linguaggi artistici diventano strumenti espressivi, di scoperta del sè, di orientamento, di socializzazione e capacitazione.

Il Covid-19 e le regioni italiane. Dopo il recupero, quali prospettive?

Il Covid-19 ha prodotto effetti differenziati sull’economia delle regioni italiane: un impatto maggiormente immediato al Nord, ma maggiori difficoltà nella fase di recupero per il Sud. Le determinanti primarie di queste differenze possono essere individuate in fattori strutturali quali composizione settoriale, propensione al lavoro a distanza, disponibilità di capitale umano e tecnologia, apertura internazionale e partecipazione alle catene del valore globali. Le prospettive future, in particolare per il Mezzogiorno, dipendono dall’evoluzione del contesto geo-politico globale e dalla capacità delle politiche pubbliche di incidere sulle debolezze strutturali delle economie regionali.

Gli effetti regionali della spesa pubblica nelle politiche attive del mercato del lavoro per le economie avanzate

Le politiche attive del mercato del lavoro potrebbero svolgere un ruolo importante nel rendere i mercati del lavoro regionali più resilienti alla crisi dovuta al COVID-19 in quanto potrebbero aiutare i nuovi disoccupati a trovare lavoro più rapidamente e facilitare l'incontro di persone in cerca di lavoro con opportunità di lavoro emergenti. I risultati ottenuti in un recente contributo suggeriscono che incrementi di spesa per politiche attive del mercato del lavoro hanno un effetto a breve e medio termine nel ridurre la disoccupazione, mentre aumentano gradualmente la produzione. Tali effetti tendono ad essere maggiori in periodi economici avversi, e se integrati da maggiori spese dei fondi europei.

Ecosistema innovativo e territorio in Puglia

Le start up innovative, con la loro ormai storia decennale, costituiscono una componente importante per la creazione di un ecosistema innovativo (in particolare per il settore high tech) e per una maggiore dinamicità dello sviluppo territoriale. Nel periodo di programmazione 2014-2020, la Puglia ha attuato politiche di aiuto a favore di start up innovative, grandi imprese e PMI che hanno prodotto effetti differenziati nei sistemi locali del lavoro che compongono il territorio. Partendo dai risultati prodotti dalle politiche per le imprese si delinea una possibile evoluzione delle politiche di sostegno maggiormente orientata allo sviluppo di ecosistemi territoriali connessi.

Articoli più letti

Il patrimonio culturale come motore di sviluppo locale: quali opportunità e sfide?

Il patrimonio culturale, se adeguatamente valorizzato, può rappresentare un motore di sviluppo locale. Mettere la cultura al centro di politiche dedicate allo sviluppo significa puntare ad investire sulle specificità locali, sulle potenzialità delle risorse territoriali, sulle conoscenze, le capacità e il capitale sociale allo scopo di stimolare creatività, innovazione e progresso sostenibile. Le potenzialità del patrimonio culturale sono molteplici, come le sfide da affrontare per garantire strategie di valorizzazione lungimiranti ed efficaci.

Una Call per gli Autori

La rivista è aperta a coloro che ritengono di avere un contributo da offrire al dibattito. La collaborazione avviene promuovendo articoli di carattere puntuale e/o gruppi di articoli coordinati su un tema. I contributi hanno una lunghezza compresa tra quattro e seimila caratteri. Per ogni richiesta di approfondimento: info@dite-aisre.it

Dalla rigenerazione alla rimilitarizzazione delle ex caserme dismesse. Il caso della Caserma Trieste a Casarsa della Delizia

La storia dell’ex Caserma Trieste racconta le politiche atte a riscattare quest’area abbandonata per farne un modello utile a realtà simili. Purtroppo, nel quadro geopolitico grandemente mutato, l’importanza del confine nord-orientale italiano assume un nuovo ruolo e la retrocessione dei luoghi ex-militari alle comunità locali è più così certa.

Distanti ma vibranti. La capacità dei luoghi di adattarsi alla perifericità

In anni recenti molti esponenti del mondo accademico e tra i policy makers si sono schierati contro la narrazione dominante che le zone marginali siano destinate ad un inesorabile destino di abbandono e lenta scomparsa. Esistono in realtà alcuni territori, che abbiamo definito ‘vibranti’, capaci di resistere alla tendenza allo spopolamento adattandosi alla loro perifericità. Comprendere quali siano gli elementi esogeni, o quali le risorse endogene su cui hanno fatto perno, diviene un importante fattore di conoscenza per chi ha la responsabilità di proporre strumenti per promuovere la coesione territoriale e ridurre le disparità territoriali.

I vantaggi economici e sociali del reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane

Il reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane è da anni oggetto di riflessione e costruzione di politiche pubbliche in diverse metropoli globali. L’insediamento e la crescita di imprese nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato sono perseguiti allo scopo di contribuire al rilancio del ceto medio correlato a nuovi processi di rigenerazione. Tale tematica chiama in causa il rapporto fra aree urbane e territori produttivi che nel caso di Milano suggerisce nuove forme di divisione del lavoro fra il capoluogo lombardo e il Made in Italy su scala nazionale.