21 Novembre, 2024

La pianificazione territoriale nelle ZES: quale direzione?

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Nel 2022 è stato definito l’accordo di partenariato per i fondi regionali 2021-2027 per le ZES. Tali fondi si aggiungono a quelli già stanziati dal PNRR per gli interventi nelle aree ZES (Ministero per il sud, 2022). Il negoziato tra Italia e Commissione europea costituisce un inizio di linee guide per realizzare ulteriori investimenti, destinati soprattutto alla transizione ecologica e digitale, e alla riqualificazione urbana.
Tra gli interventi previsti già dal PNRR per le ZES in Campania sono previsti interventi di riqualificazione urbana nell’area del Porto di Salerno con nuova stazione metropolitana, sistemazione della viabilità, infrastrutture per la mobilità delle merci, piazzali e strade di accesso. Nell’area di Fisciano-San Severino è avviato il rilancio della riqualificazione viabilità, mentre a Battipaglia si mira al potenziamento dell’area della logistica e riqualificazione viabilità, infine a Nola è previsto recupero ambientale dell’area industriale. L’area di Bagnoli è compresa nelle ZES e sono interessate da un nuovo piano di rilancio urbano. Lo studio effettuato da Invitalia nel 2016 mira a conciliare la riqualificazione urbana con le aree destinate alle attività produttive. Tali investimenti sottolineano l’interesse di definire lo spazio urbano in cui avvengono attività economiche ed antropiche, dimostrando che c’è interesse da parte delle istituzioni per un equilibrio territoriale e produttivo.
La rigenerazione urbana nelle ZES è fondamentale per perseguire diversi obiettivi di sostenibilità. Un supporto attuale e concreto per la pianificazione è di unificare gli obiettivi previsti dalle ZES con gli obiettivi SdGs (Agenzia per la coesione territoriale, 2019) per rendere le città più resilienti, efficienti ed inclusive.

Gli obiettivi di sostenibilità che mirano a rendere inclusive e sostenibile le ZES rientrano nei seguenti settori:

  1. Goal 3: Salute e benessere per rendere vivibile le aree nelle e intorno le ZES
  2. Goal 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari per mantenere un ambiente pulito
  3. Goal 7: Energia pulita e accessibile per attuare la transizione ecologica
  4. Goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica in linea con gli obiettivi delle ZES e del progetto Green Ports
  5. Goal 9: Imprese, innovazione e infrastrutture in line con gli obiettivi delle ZES internazionali
  6. Goal 10: Ridurre le disuguaglianze che possono nascere nello sviluppare alcune aree a discapito di altre
  7. Goal 11: Città e comunità sostenibili per valorizzare il patrimonio naturalistico, ambientale e antropico
  8. Goal 12: Consumo e produzione responsabili legato alle attività produttive nelle ZES
  9. Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico in linea con i principi carbon neutrality

    Molte aree individuate nelle ZES ricadono nei centri urbani e nelle aree costiere. L’esclusione dei cittadini da queste aree rappresenterebbe una perdita per le ZES in termini di valore sociale e capitale delle risorse umane.

La pianificazione territoriale è un ulteriore spunto di analisi per le ZES campane. Le misure di pianificazione territoriali mirano a preservare il tessuto urbano in relazione alle attività produttive che andranno a insediarsi all’interno delle ZES, a regolamentare gli impatti tramite l’individuazione di aree di recupero e di trasformazione, e del rilancio economico territoriale. Le ZES sono costituite con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo economico produttivo con l’insediamento delle aziende e imprese, ma con il supporto della pianificazione territoriale per le aree che interagiscono con le ZES si possono promuovere circuiti di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Il miglioramento delle infrastrutture portuali, come la realizzazione di nuovi spazi per i processi logistici e per il turismo (dedicando aree apposite), come la creazione di spazi verdi nelle ZES, rendono le aree vivibili e fruibili dai cittadini, aggiungendo al valore economico il valore sociale. La pianificazione territoriale è uno strumento necessario per rivalorizzare le linee di costa, riqualificando i waterfront, ridare ai cittadini uno spazio che rientra nelle ZES e per preservare aree urbane da isole di calore.

Le aree limitrofe al porto e retroporto sono al centro di progetti in atto nelle ZES campane (come nel caso di Bagnoli e Salerno), ma è fondamentale individuare misure di pianificazione anche per le aree interne delle ZES di Avellino e Benevento per ridurre l’esclusione sociale dai processi innovativi. La valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico delle città rientranti nelle ZES deve essere al centro del dibattito del loro rilancio, favorendo l’inserimento di attività commerciali, turistiche e ludico-creative. In tale modo, le ZES possono offrire un contributo reale al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, migliorando l’accessibilità ai servizi, nonché migliorando la sicurezza dei luoghi e la loro vivibilità.
Le ZES campane presentano un ulteriore divario nella pianificazione territoriale. Rispetto alle ZES adriatiche e siciliane, hanno avviato progetti per rilanciare le aree portuali delle città e per la valorizzazione del patrimonio culturale, in modo da rendere il porto un punto di riferimento per il Mediterraneo e un importante motore di sviluppo per l’intera regione.
Nel 2022 il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale attraverso la Commissione Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS), fornirà risorse a cinque “Accordi Istituzionali di Sviluppo” per CSI, ZES e Territori Interni per promuovere lo sviluppo sostenibile e rafforzare la pianificazione nella zona economica speciale. Le risorse nazionali per la programmazione 2021-2027 della Strategia Nazionale Aree Interne e per l’avvio dei Contratti di sviluppo nelle Zone economiche speciali sono state utilizzate per finanziare il progetto. Inoltre, sono stati finanziati quattro contratti di sviluppo istituzionali già firmati.
Il CIS ‘Dalla Terra dei Fuochi al Giardino d’Europa’ e il CIS ‘Vesuvio-Pompei-Napoli’ sono interventi riguardanti le ZES campane, con particolare attenzione ai territori dei Comuni delle Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, dove la ZES è una delle diverse ZES delle aree portuali nel comune di Torre Annunziata. Gli interventi vengono scelti in base alla loro strategicità in termini di sostenibilità ambientale, impatto sociale e sull’occupazione, creazione di partnership, significatività economica e cantierabilità.
Gli ultimi aggiornamenti sulle risorse messe a disposizione dal governo per sviluppare i territori portuali e le aree interne in cui ricadono le ZES evidenziano la direzione di programmazione sostenibile in cui le ZES saranno coinvolte nei prossimi anni.

Ulteriori approfondimenti 

L’analisi sulle ZES in Campania parte dalla Ricerca  finanziata da fondi regionali nell’ambito PON 2014-2019 dalla Regione Campania nel 2019 “DALLA PROGRAMMAZIONE ALL’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI.LE BUONE PRATICHE DELLA REGIONE CAMPANIA”  – Le politiche per lo sviluppo in Campania ZES, piano del lavoro, aree di crisi.

La ricerca fa parte di un progetto con 5 università, di cui l’ Università degli Studi del Sannio è capofila, a seguire l’Università degli studi Partneope, Salerno, L’Orientale e Suor Orsola Benincasa.

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