Tag: Innovazione sociale

Rinascita e innovazione sociale: storie di cambiamento di Luoghi Comuni

Luoghi Comuni ha trasformato spazi pubblici pugliesi in centri vitali di attività socio-culturali, stimolando la partecipazione giovanile e il rinnovamento comunitario. Attraverso la rivitalizzazione di spazi sottoutilizzati o in disuso, come l'Officina San Domenico e Casa Bachi, sono stati riempiti di attività immobili pubblici inutilizzati. Questi interventi hanno influenzato positivamente la vita di giovani e comunità locali, offrendo loro nuovi modi di interagire, imparare e crescere insieme.

Tra pratiche e politiche: gli Spazi di Comunità come oggetto di policy

Negli ultimi dieci anni il dibattito sulla rigenerazione urbana ha visto emergere un oggetto la cui identità sfugge a letture tradizionali. Community hub, spazi ibridi, nuovi centri culturali, in alcuni casi solo spazi: esperienze che, attraverso forme di collaborazione tra cittadine/i, terzo settore e amministrazioni, mettono in atto processi di riuso di beni inutilizzati con finalità̀ socioculturali. La rilevanza della questione nel dibattito pubblico ha condotto il NUVAP a realizzare una ricerca valutativa per indagare dieci anni di relazione tra pratiche e politiche.

Food charity, social innovation, and food chain restructuring. Quali implicazioni per i sistemi alimentari locali?

Studi recenti evidenziano la crescente diffusione della povertà alimentare, anche in Italia. Un rapporto FAO indica che, nel triennio 2020-2022, la percentuale di popolazione in condizione di insicurezza alimentare è aumentata. L'EUROSTAT ha rilevato che il 7,9% della popolazione subisce deprivazione alimentare. La povertà alimentare è influenzata da diversi fattori, come la mancanza di infrastrutture alimentari, le disparità di reddito e la disoccupazione. La food charity rappresenta una soluzione innovativa che coinvolge attivamente la società civile in questa sfida. Tuttavia, il dibattito è aperto sulla sua efficacia a lungo termine e sul suo impatto reale sugli aspetti strutturali della povertà alimentare e dei sistemi alimentari locali. L’articolo analizza varie prospettive sulla food charity e la sua collocazione nel contesto dell'innovazione sociale.

Il progetto AuroraLAB a Torino: quando l’università cerca di abilitare ecosistemi di innovazione sociale

Il contributo affronta il tema del ruolo dell’università nel sostenere e abilitare a lungo termine ecosistemi di innovazione sociale alla scala locale presentando il caso di AuroraLAB a Torino, un progetto di ricerca-azione portato avanti dal Politecnico di Torino nell’omonimo quartiere.

Prossimità, innovazione sociale e spazi piattaforma nella città post-pandemica

Alla luce dei cambiamenti di contesto derivanti dalla crisi pandemica le strategie di rigenerazione urbana assumono oggi un significato diverso, da ricercare in una nuova interpretazione dell’economia urbana basata su una prospettiva di prossimità.

Articoli più letti

Rapporti conflittuali nella triade partecipazione/ urbanistica/ populismo 

Negli articoli di questo numero si riflette sull’importanza di una rinnovata democrazia partecipativa capace di incidere nei processi decisionali urbanistici considerando anche i crescenti populismi. In questo primo contributo, si difende la necessità di una nuova ecourbanistica, sostenuta da una figura rinnovata di urbanista intellettuale, capace di confrontarsi criticamente con le pubbliche amministrazioni anche grazie alla democrazia partecipativa dell’associazionismo civico

Sulla democrazia partecipativa nei processi decisionali urbanistici

Rispondendo ad alcune domande, l’autore illustra la rilevanza che dovrebbe avere nei processi decisionali urbanistici, anche in Italia, la consultazione dei cittadini nella deliberative democracy. Citando la recente esperienza in India dell’Urban Transport Project a Mumbai e la costruzione di un’autostrada di interesse intercomunale in Francia, Sabino Cassese spiega perché lo scarso ricorso alla democrazia partecipativa a livello amministrativo sia oggi un problema, anche davanti alle diverse forme di populismo che sembrano crescere in tutta Europa.

Attualità delle procedure partecipative di Giancarlo De Carlo 

Credendo nell’importanza della partecipazione anche per l’attuale urbanistica e nella validità ancora oggi dell’insegnamento del suo maestro a riguardo, Franco Mancuso ricorda due procedure partecipative che ha vissuto con G. De Carlo, entrambe caratterizzate dalla sua fiducia nella partecipazione come momento essenziale di ogni processo di progettazione. La prima alla fine degli anni Cinquanta per la redazione del Piano Regolatore di Urbino e la seconda all’inizio degli anni Settanta per la progettazione del villaggio Matteotti a Terni.

Rallentare, venticinque anni dopo. Partecipazione, conoscenze, populismo

A venticinque anni dalla pubblicazione, la rilettura del saggio di Paolo Fareri Rallentare costituisce un’occasione importante per riflettere sulle contraddizioni e sulle ambiguità dei processi partecipativi nella pianificazione urbanistica e nelle politiche urbane, sul crinale tra processi di istituzionalizzazione e depoliticizzazione delle pratiche partecipative e indebolimento della democrazia locale connesso all’emergere delle nuove forme di populismo.

Una Call per gli Autori

La rivista è aperta a coloro che ritengono di avere un contributo da offrire al dibattito. La collaborazione avviene promuovendo articoli di carattere puntuale e/o gruppi di articoli coordinati su un tema. I contributi hanno una lunghezza compresa tra quattro e seimila caratteri. Per ogni richiesta di approfondimento: info@dite-aisre.it