La crescente mobilità studentesca, combinata con le difficoltà economiche delle famiglie e l’insostenibilità del mercato delle locazioni, proprio nelle città universitarie dove si concentra il maggior numero di studenti fuori sede, richiama l’urgenza di un allineamento strategico tra tutti i livelli di governo, le università e gli operatori immobiliari per porre al centro l’analisi del bisogno abitativo che non trova soddisfazione sul mercato, così come l’individuazione di una molteplicità di strumenti ai quali assegnare risorse per garantire il diritto all’abitare come componente del diritto allo studio
La rivoluzione alimentare urbana coinvolge sempre più città e territori, con politiche volte a garantire sicurezza alimentare e sostenibilità. Restano però lacune nell’implementazione e nella valutazione di tali iniziative. Multiculturalità e innovazione rurale emergono come temi centrali: l’uso del linguaggio e nuovi paradigmi spaziali evidenziano l’importanza di integrare diversità culturale e rurale e di rivedere il tradizionale dualismo urbano-rurale. Progetti collaborativi e colture alternative, come la quinoa, mostrano il potenziale per valorizzare territori, biodiversità e comunità locali.
La scelta vegana, seguita da oltre 22 milioni di italiani nei consumi plant-based, implica trasformazioni etiche nei consumi, coinvolgendo anche settori come abbigliamento e cosmesi. Tuttavia, l’integrazione sociale del veganismo incontra resistenze culturali, spesso riflesse nel linguaggio. Mentre il mondo vegan adotta termini onnivori per attrarre nuovi consumatori, gli onnivori utilizzano etichette dispregiative per marcare confini. Il linguaggio, dunque, non solo descrive pratiche, ma definisce relazioni e possibilità di integrazione sociale.
L’agricoltura in Oltrepò Pavese è la principale fonte di reddito. Il drastico calo della popolazione degli ultimi decenni, il suo costante invecchiamento e il dissesto idrogeologico hanno portato al dimezzamento della superficie agricola coltivata. Il progetto ATTIV-AREE-Oltrepò (bio)diverso, sostenuto da Fondazione Cariplo, ha sperimentato colture innovative come la quinoa, coltivata in 13 campi sperimentali. I risultati evidenziano sostenibilità ambientale, basso consumo idrico e alta potenziale redditività, coinvolgendo agricoltori in dialoghi e soluzioni condivise.
Il progetto Oltrepò BioDiverso ha attivato un rural network per valorizzare la biodiversità e promuovere lo sviluppo socio-economico nell’Appennino lombardo. Tra il 2017 e il 2020, ha coinvolto 17 Comuni e 19 enti no profit, integrando innovazione agricola, multifunzionalità e strumenti per la coesione territoriale. L’iniziativa ha contrastato lo spopolamento e avviato modelli replicabili di sviluppo rurale sostenibile, rafforzando il dialogo tra aree urbane e interne.
L'importanza della cultura nello sviluppo locale è stata ampiamente riconosciuta e vale la pena approfondire la sua natura territoriale per meglio comprenderne il potenziale impatto positivo nelle diverse aree. Le varie prospettive esistenti in tema di cultura, il modo in cui essa influisce sulle performance locali e i canali attraverso i quali questa relazione si esplicita sono importanti oggetti di studio. Le sfide attuali e le possibili evoluzioni della ricerca in questo campo sono elementi fondamentali di cui tenere conto per proseguire in tali ragionamenti